Archivio dell'autore: Giorgia Di Sabatino

Checivuolenight. Cucinare con la frutta

Ieri sera la checivuolenight è stata speciale…perchè abbiamo concluso i workshop per questa stagione. Sono stati pochi, solo tre, ma sono soddisfattissima di aver condiviso con queste ragazze e con voi questo mio nuovo folle progetto.
Sono stanca non so dirvi quanto perché ho fatto tre spese al giorno per due-tre giorni ogni settimana, ho scaricato casse di vino e birra che nemmeno in un bar (c’è gente che ama bere e io ora lo so!), ho provato ricette, buttato tentativi falliti, studiato fino a tarda notte nuove idee, lavorato con mio figlio in casa per tre settimane…insomma ho dato tutta me stessa per le #Chevivuolenights.

cucinare con la frutta

Come dico sempre io non sono una cuoca, non sono una maestra di cucina perché io stessa un corso di cucina da professionisti non l’ho mai fatto.
Chi frequenta i miei workshop sa che non imparerà le basi della cucina italiana, forse farà la pasta fresca o la crema pasticciera questo sì, ma solo perché poi ci inventeremo qualcosa di molto divertente e singolare.
Insomma, da me non imparerete come fare la pasta per la pizza perfetta o la frolla per i biscotti, ma come trasformare una zucchina in un fiore o un cavolfiore in cous cous certamente si.
Chi frequenta i miei workshop sa cucinare, e anche molto bene, ma spalanca gli occhi davanti ad un sushi di zucchine o alle treccine dolci di sfoglia.
Chi frequenta i miei workshop ha voglia di trascorrere una serata in allegria, con amici e sconosciuti, cucinando e chiacchierando tra un’insalata di farro con le fragole e un cous cous alla menta, bevendo vino rosé, birra artigianale e cocktail improvvisati.

Ieri sera ero preoccupata.
Cucinare con la frutta.
Ho pensato “ma perché mi sono inventata questo tema così difficile?”
E invece è stata una serata magica.
Abbiamo mangiato crostini di zola e mirtilli e crostini di robiola e pesche noci; due diverse insalate di farro, una con fragole e feta e l’altra con melone, mozzarelline e prosciutto cotto; il mio super pollo al curry con latte di cocco e mele; bocconcini di prugne secche e speck e di ananas e pancetta e infine il gelato magico banana e latte di cocco con crumble di amaretti.
Prometto che tutte le ricette arriveranno. Intanto ecco un estratto.

cucinare con la frutta

Vi lascio come sempre con le foto della serata e se vi siete persi il video in diretta correte a guardarlo sulla pagina Facebook di Cookthelook.

Ci tengo a ringraziare tutti quelli che hanno partecipato. Persone speciali davvero.
Voglio citarli uno ad uno: Lea, Monica, Beatrice, Mariacarla, Simona, Giulia G, Giulia D.P, Ivana, Fabiana, Samantha, Enzo, Nadia, Giorgia, Federica, Mali, Benedetta, Micaela, Mariagrazia e soprattutto Oriana che a fine serata ci ha sempre regalato dei momenti beauty troppo utili e divertenti.

E poi, grazie a chi mi ha supportato con forniture maxi di prodotti straordinari:

Acqua LiliaCoca-ColaFini e Le conserve della nonna, ArboreaLe Farine Magiche, La Cascina del farro, Vini Biagi, Birrificio Grignè e Crai.

cucinare con la frutta

Quando è proprio il caso di dire “taralluci e vino!”

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“Possiamo fare un saluto?”

cucinare con la frutta

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Focaccine di ricotta in padella

Le focaccine di ricotta in padella sono la merenda ideale per i bambini.
Si preparano in cinque minuti, non devono lievitare e non vanno in forno, ma sui fornelli.

Gli ingredienti sono semplicemente ricotta, farina, lievito per torte salate (non quello di birra liofilizzato!), olio e acqua. Niente di più facile!
Sembrano delle tigelle, ma in realtà sono leggermente più morbide.
Io amo farcirle con la mortadella che secondo me sta benissimo, magari anche con un formaggio cremoso come lo stracchino.
Voi potete accompagnarle con quello che preferite, anche con delle verdure grigliate, per esempio, per una versione veg.

Se volete provare le focaccine dolci, dovete sostituire semplicemente il sale con lo zucchero e aggiungere il lievito vanigliato al posto di quello per torte salate.
In questo caso, inutile dirlo, farcite con abbondante Nutella!

Siete pronti ad impastare?
Ci vogliono davvero due minuti!

Focaccine di ricotta in padella

INGREDIENTI delle Focaccine di ricotta in padella

200 gr di farina 00
100 gr di ricotta
20 gr di olio EVO
70 gr di acqua a temperatura ambiente
1/2 bustina di lievito per torte salate
un pizzico di sale

PREPARAZIONE

Impastate tutti gli ingredienti all’interno di un recipiente dopo aver setacciato lievito e farina insieme. Se avete tempo lasciate riposare l’impasto avvolto nella pellicola trasparente per circa 30 minuti, altrimenti lavoratelo subito.
Con un matterello stendete abbastanza sottilmente la massa su una spianatoia leggermente infarinato (comunque non si attacca facilmente).
Con un coppapasta o con un bicchiere ritagliate dei cerchietti.
Cuocete le focaccine in padella antiaderente, senza aggiungere olio, due minuti per lato, tenendo il coperchio.
Quando sono ancora calde, tagliatele a metà e farcitele.

Sushi di zucchine

Questo sushi di zucchine è una finta, ve lo dico subito!
Si chiama sushi, ma non è. Non c’è il riso qui e manca anche il pesce crudo.
Crude sono, però le zucchine.
Non avete capito nulla? Vi spiego subito di cosa si tratta.

Tanto per cominciare, questo è uno di quei finger food che all’inizio pensi “che roba strana” e poi ne mangi 100 uno dietro l’altro.
Solo tre ingredienti e il gioco è fatto.
Nel mio ultimo workshop dedicato alle ricette senza fornelli questa idea ha riscosso un grande successo, anche tra le più scettiche.

Io amo farcire queste zucchine con un formaggio spalmabile e il salmone affumicato, ma voi potete optare anche per una versione più rustica con un salume, che so, il prosciutto cotto. Provatele e non ve ne pentirete.
Unico attrezzo necessario: un pelapatate molto tagliente.

Non vi resta che provare ora.
Vi ho incuriositi, ne sono certa!

sushi di zucchine

INGREDIENTI per 6 rotolini di Sushi di zucchine

1 zucchina lunga
200 gr di salmone affumicato
ricotta o altro formaggio spalmabile

Facoltativi: granella di pistacchi, fili di erba cipollina

PREPARAZIONE

Lavate molto bene la zucchina e asciugatela.
Privatela delle estremità e con un pela patate affettatela sempre sullo stesso lato.
Spalmate ogni fetta con del formaggio e completate con striscioline di salmone affumicato.
Arrotolate e fermate il tutto con un filo di erba cipollina o con uno stuzzicadenti, oppure lasciatelo senza nulla. Reggerà comunque.
Se volete rendere il vostro sushi più bello da portare a tavola, passate le due estremità dei rotoloni nella granella di pistacchi.

sushi di zucchine

Che ci vuole night – Senza fornelli

Ieri sera altra grandiosa serata nella cucina di Arts Factory a Teramo!
Insieme a 14 ragazze straordinarie ho preparato una cenetta senza utilizzare fornelli e forno.
Ebbene sì, non ci credeva nessuno eppure ce l’abbiamo fatta!

La sera è partita “in caciara”, come si dice dalle mie parti, con un ospite inatteso, ma molto molto gradito.
Uno dei maestri della scuola di musica che ci ospita, Gianluca, è venuto a farci visita con una chitarra e ci ha fatto cantare come matte. È stato difficile rimettere ordine dopo il momento karaoke, ma alla fine ci siamo riuscite.  Diciamo che il ruolo della mestrina antipatica è toccato a me! Per vedere il video visitate la mia pagina Facebook.

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Grazie Gianluca. Torna a trovarci.

Abbiamo cucinato dalle 20 alle 22.30 chiacchierando e sorseggiando della buona birra artigianale e un cocktail preparato a regola d’arte da Giulia e Ivana.
Non saprei come raccontarvi la serata perché le emozioni non si possono raccontare davvero, o almeno io non sono capace!

Allego il menù e le ricette della serata così magari anche voi potrete prendere qualche spunto per le vostre cene estive.
Ho pensato che il tema “Senza fornelli” potesse essere carino soprattutto perché quando fa caldo (quando?) nessuno ha voglia di mettersi a spignattare. Ecco, quindi, che io arrivo in vostro soccorso. Piatti freddi, facili, veloci e leggeri che potrebbe preparare anche un bambino.

insalata di lenticchie e cannellini

Insalata di lenticchie e cannellini con zola, indivia belga e pere

La ricetta che è piaciuta di più è stata l’insalata di fagioli e lenticchie con gorgonzola, indivia belga e pere. Anche la versione con i ceci, i pomodori secchi e la feta, però, ha fatto la sua bella figura!
Al secondo posto direi gli spaghetti di zucchine con il pesto di avocado, anacardi e basilico.
E poi i gelatini biscottini. Con questi non si sbaglia mai!

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Immancabile cocktail preparato da Giulia. Ieri sera era un “Mojito teramano”

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Finger lasagna di pane carasau e Dolce Sardo Arborea.

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Palline di ricotta e mascarpone alla rucola

Sono tornata a casa dopo mezzanotte distrutta come sempre, ma felice per aver organizzato anche questa volta una serata bellissima!
Non ho chiuso occhio questa notte come martedì scorso perché l’adrenalina in circolo dopo certi incontri è davvero tanta.
Ricevere i vostri commenti e le foto questa mattina alle 7 appena sveglia mi ha riempito il cuore e mi ha fatto sentire fortunata.
Una persona che mi legge sempre sui social mi ha detto “Le foto dei tuoi workshop trasmettono tutta l’allegria di una serata davvero divertente! Si vede che le persone stanno bene.”
Questo complimento è stato il più bello mai ricevuto.
Rendere felici per qualche attimo di una giornata delle persone attraverso la cucina e attraverso la condivisione di una passione è straordinario ed è un onore per me!
Certo ho accanto a me delle amiche a sostenermi come Oriana, che ci coccola sempre con gli scrub naturali a fine serata, ma la cosa bella è che tante altre persone che non conoscevo sono diventate mie amiche in queste serate. Questo mi emoziona.

Sì, ho scelto proprio un lavoro figo e me lo sono inventato proprio come piace a me.
Sapete come si dice dalle mie parti “Chi vo, va!” che vuoi dire che “se vuoi fare una cosa la fai…!” Io ho voluto fortemente fare quello che faccio e ora sono qui! Felice.

Grazie a tutti.
Un grazie particolare a Nicoletta Dale per avermi messo la pulce nell’orecchio. , e a tutti i ragazzi di Arts Factory di Teramo.
Grazie a chi mi supporta in questa avventura:
Acqua LiliaCoca-ColaFini e Le conserve della nonna, ArboreaLe Farine Magiche, La cascina del farro.

E grazie alle mie super ragazze, all’avocado e al Sì! 😉

A martedì prossimo con l’ultima Che ci vuole night!
Cucineremo la frutta.

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Oriana prepara uno scrub per il corpo con olio, zucchero di canna, miele e scorza di agrumi di Sicilia.

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Sushi di zucchine

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Gazpacho

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Qualcuno si riscalda accanto al forno!

Coca-Cola #ilgustoatavola. Il mio racconto

Qualche settimana fa sono stata a Milano per un progetto di Coca-Cola che si chiama #ilgustoatavola.

Coca-Cola il gusto a tavola

Ho accettato subito e con grande entusiasmo questa collaborazione e vi racconto perché.
Coca-Cola per me vuol dire stare insieme, amici, famiglia, casa, sorrisi e chiacchiere.
Per intendere, avete mai organizzato una festa senza mettere a tavola una bottiglia di Coca-Cola? Impossibile direi.
E poi per una che per anni ha sognato davanti alle pubblicità in tv, tra Babbi Natale, neve e lucine, canzoni meravigliose e storie magiche questa era proprio un’occasione da non perdere.

Coca-Cola il gusto a tavola

Ma in cosa consiste questo progetto, vi chiederete?

Non ho cucinato semplicemente una ricetta e non ho girato una video-ricetta direttamente dalla mia cucina, come faccio di solito.
Questa volta mi vedrete protagonista di una web serie in 6 episodi insieme ad altri blogger. Ognuno di noi sarà presente in un episodio a tema e preparerà per Riccardo Rossi e per i suoi ospiti dei piatti molto speciali con due caratteristiche molto precise.

Ogni piatto è studiato partendo da una lettera dell’alfabeto e tutti gli ingredienti (tranne quelli accessori come olio, sale e pepe) iniziano con quella lettera. Vi faccio un esempio: Pasta e Patate con Prosciutto e Paprika. Potrebbe essere un’idea ora che ci penso, ma no, non è questa la ricetta che ho inventato io!
Altra caratteristica di queste ricette è che si sposano benissimo con Coca-Cola.
Pensando alle ricette da proporre ho cucinato tanto e sperimentato di più e ho scoperto che Coca-Cola, in tutte le sue varianti (classica, Coca-Cola Zero, Coca-Cola Life e Coca-ColaLight) sta bene con un sacco di piatti e non solo con la pizza, l’hamburger e le patatine come è più naturale immaginare. Anzi, può diventare l’ingrediente che rende speciale ogni piatto!

Non voglio svelarvi nulla di più, sappiate solo che ho inventato delle ricette davvero gustose che potrete servire a tavola e gustare in famiglia e con gli amici. Ovviamente, come sempre, ho pensato a piatti facilissimi, super economici e con pochi ingredienti. Nell’episodio della web serie che mi vede protagonista preparerò un’insalata molto ricca, perfetta per chi ha poco tempo per cucinare. Posso solo dirvi quale sarà la lettera dell’alfabeto scelta per me: la R. Riuscite ad immaginare quali sono gli ingredienti che ho utilizzato?

Non vedo l’ora di vedere l’episodio online, ma io sarò l’ultima della serie, vi avviso. Abbiate pazienza. Intanto potete seguire le avventure in cucina dei miei colleghi: https://www.youtube.com/watch?v=5-DpMA2MbnU

Coca-Cola

Girare questa serie è stata un’esperienza indimenticabile.
La giornata di riprese è stata super divertente e voglio raccontarvela brevemente.
Sono arrivata all’indirizzo che mi avevano indicato, in una zona di Milano che non conosco molto bene e mi sono sentita un po’ spaesata all’inizio in una città che amo vivere in ogni suo angolo. Poi il terrore quando ho trovato praticamente un set cinematografico ad attendermi.

Ok, non sono una che si imbarazza facilmente, ma vi dico che mi è salita un po’ di ansia da prestazione per un momento. Ma poi tutto è trascorso velocemente (troppo velocemente!). Prima le presentazioni, poi trucco e parrucco, poi la scelta dell’outfit, i testi da ripassare, le prove, le papere, la t-shirt che non era mai a posto e il ciuffo sempre troppo sulla fronte. E Riccardo Rossi, che ve lo dico a fare, un uragano! Un team di veri professionisti era lì a supportarmi e a darmi consigli senza farmi mai sentire fuori luogo. Ho imparato a parlare lentamente (solo quando necessario, però!), a sorridere di più, a fare la faccia arrabbiata, buffa e perplessa…e vi dico la verità, mi sono divertita come non mai.

Siete curiosi di saperne di più?
Per prima cosa seguite gli episodi della web serie #ilgustoatavola e se volete inventate anche voi la vostra ricetta per Coca-Cola e caricatela sul sito www.coca-cola.it.
Potreste vincere un ricettario con tutte le ricette dalla A alla Z ideate da noi food blogger e partecipare all’estrazione finale per una cena a domicilio.

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#checivuolenight – Happy Hour

#Checivuolenight 1. Abbiamo preparato un happy hour.
Una delle serate più divertenti della mia vita. Ve la racconto.

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Sono stanca, stanchissima e con la schiena rotta, ma felice come non mai.
Ieri sera 14 ragazze hanno cucinato con me un aperitivo sfiziosissimo.
Dalle 19.30 alle 23 abbiamo brindato non so quante volte, messo a ferro e fuoco (in tutti i sensi!) una cucina professionale enorme, abbiamo riso fino alle lacrime, mangiato tanto e bevuto di più.

C’era chi prendeva appunti con molta attenzione.
C’era chi dava un occhio al forno e chi ai fornelli.
Chi scattava foto e girava video.
Chi assaggiava.
Chi stappava.
Chi preparava Cuba Libre.
Insomma, ci siamo divertite.

Il menù della serata ci ha fatto tornare tutte a casa a pancia piena e soddisfatte.
Io avevo preparato delle polpettine di miglio e zucchine e un pinzimonio con le verdure per accogliere le affamate prima di iniziare il workshop.
Poi insieme abbiamo preparato delle girelle di sfoglia, dei cestini di speck, delle pizzette di pancarrè, due diversi tipi di insalata di farro e delle focacce di ricotta con gli affettati.
Ognuna ha dato il suo contributo e tutte hanno messo le mani in pasta e hanno infornato le loro creazioni. Certo il forno professionale ci ha dato filo da torcere, ma abbiamo vinto noi!

Happy Hour menù

La serata si è conclusa nel migliore dei modi. Uno scrub mani al profumo di avocado e vaniglia con massaggio e crema idratante gentilmente offerto dalla mia amica Oriana e tutte le ospiti.

Martedì si replica.
Qualcuno tornerà e qualcuno si aggiungerà. Faremo il solito baccano, ma le risate sono assicurate! Pronti per cucinare SENZA FORNELLI?

Ci tengo molto a ringraziare i miei partners tecnici in questa avventura:
Acqua Lilia, Coca-Cola, Fini e Le conserve della nonna, Arborea, Le Farine Magiche, La cascina del farro.

Un grazie speciale a tutte le persone che hanno partecipato!

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Le postazioni con le attrezzature.

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Proviamo a capire come funziona questo forno!

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Momento Beauty. Scrub mani alla vaniglia e avocado

One pot gricia

Ricordate la one pot pasta al pomodoro che avevo preparato un po’ di tempo fa? Ecco, questa è la versione bianca alla romana. L’ho chiamata One Pot Gricia.

L’altro giorno mi è venuta una gran voglia di preparare una gricia, la ricetta romanesca che preferisco dopo la cacio e pepe e la carbonara.
Non è facile da fare perché devi azzeccare la cremosità, la cottura della pasta e la quantità di sale e pepe.
Io ho provato a seguire il consiglio che molti chef danno quando si parla di dare corpo ad un primo piatto e ho improvvisato una one pot pasta.
Ad essere sincera non ho cotto tutto direttamente in padella, ma ho solo sbollentato la pasta per due minuti e poi l’ho cotta in padella con l’acqua di cottura e la pancetta.
Insomma, non una vera one pot perchè non ho cucinato tutto in padella fin dall’inizio, ma qualcosa di molto simile.

Non avevo i bucatini e ho utilizzato quindi la pasta corta che piace tanto a mio figlio.
Che poi, la gricia non vuole la pasta corta? Romani rispondetemi voi.
Il risultato è stato un grande successo. Non ci credevo finché non ho assaggiato.

Provate perché sono certa vi piacerà!
Ho una sola dritta da darvi: questa pasta va mangiata subito altrimenti si incolla un po’.
Ma poi, chi mangerebbe una gricia fredda?

gricia one pot

INGREDIENTI per la One pot gricia

250 gr di mezzemaniche
100 gr di guanciale o pancetta a cubetti
olio EVO
Sale e pepe
Pecorino grattugiato

PREPARAZIONE
In padella fate soffriggere la pancetta o il guanciale con poco olio.
A parte bollite la pasta in acqua salata per tre minuti.
Scolate la pasta e aggiungetela in padella con l’olio e la pancetta insieme ad uno-due mestoli di acqua di cottura.
Mescolate continuamente aggiungendo di tanto in tanto altra acqua di cottura.
Dopo circa 8-10 minuti (dipende dal tempo di cottura), la pasta sarà pronta.
Conditela con il pecorino romano e del pepe macinato.

Power bowls – Energia in ciotola

In inglese si chiamano power bowls e sono il tormentone del momento.
Gli amanti di social come Instagram e Pinterest sanno bene di cosa sto parlando, vero?
Si tratta in pratica di pasti serviti in una grossa ciotola o piatto fondo.
Non solo minestroni, vellutate e primi piatti, ma di veri e propri mix di cose buone calde e fredde in un’unica porzione. In genere le power bowls sono a base di verdure, legumi e cereali, ma ognuno può arricchirle e comporle come vuole.

Se prima nella pausa pranzo c’era il triste vassoio del self service con diverse portate sopra  ora c’è una super ciotola, o un piattone, con tutto dentro.
Questo almeno è quello che di certo troverete in molto locali in Inghilterra e negli States.
In Italia al massimo troviamo l’insalatona con tonno, mais e mozzarella…ma ci stiamo evolvendo pian piano, me lo sento!

Il bello di queste power bowls è che, come dice il nome stesso, contengono solo ingredienti super sani, che fanno bene, danno energia e non appesantiscono.

Un esempio di power bowl salata potrebbe essere un ciotolone con all’interno un cucchiaio di quinoa bollita, dell’hummus di ceci, del guacamole, dei cubetti di tofu saltati in padella e una verdura croccante come fagiolini, taccole o alghe.
Le power bowls poi vengono in genere decorate con semini oleosi di ogni genere.

Poi ci sono le power bowls da colazione, le mie preferite, a base di yogurt, frutta secca, frutta fresca, semi, muesli, confetture e composte e chi più ne ha più ne metta.
Anche io preparo a modo mio delle power bowls a colazione perché mi mettono di buon umore e mi diverto a decorarle.
E quindi vi ripropongo la mia granola homemade da mangiare nel latte tiepido, il mio chia pudding al latte di cocco e quello con le pesche e infine, l’overnight oatmeal.
Che dite, vi va di provare?

overnight oatmeal

Overnight oatmeal

chia seed pesche 2

Chia pudding alle pesche

chia seed pudding al cocco

Chia pudding con cocco e cioccolato bianco

granola

La mia granola homemade

Per saperne di più, vi consiglio di leggere il libro di David Bez, Breakfast Love, che raccoglie straordinarie e colorate ricette perfette per la “colazione in ciotola”!
David ha da poco aperto un ristorate a Londra e io conto di andare a trovarlo molto presto…anzi diciamo pure che ho già prenotato un volo per il mio compleanno!!!
Breakfast love

breakfast love

Spaghetti al tonno con erbe aromatiche

Preparate gli spaghetti al tonno con erbe aromatiche e scoprirete che una semplice pasta al tonno può diventare unica con l’aggiunta di qualche ingrediente profumato.

L’altro giorno non avevo molto in casa se non una confezione di pasta, il tonno in scatola e qualche limone del mio albero magico. Ho inventato questa ricetta per preparare un pranzetto speciale a mio marito ed è stata un successo.

Ho scoperto da tempo ormai che il segreto di un buon primo piatto sta nella “risottatura” (non si dice così lo so, ma rende l’idea!).
Come si fa a risottare la pasta?
Basta scolarla quando è ancora molto al dente e conservare l’acqua di cottura.
Buttate la pasta nel condimento che state preparando sui fornelli, che può essere anche semplicemente olio e aglio o pomodorini e poi pian piano aggiungete acqua di cottura e continuate a mescolare per amalgamare bene tutti i sapori e gli ingredienti.

Questo segreto vale per tutti quei primi che necessitano di cremosità come la pasta aglio e olio, la cacio e pepe, la gricia, la pasta con le vongole e anche la semplice pasta al burro.
Provate e ditemi se non ho ragione.

Spaghetti al tonno con erbe aromatiche

INGREDIENTI per gli Spaghetti al tonno con erbe aromatiche

200 gr di spaghetti
1 scatoletta di tonno al naturale (o ventresca di tonno sott’olio)
1 limone
erbe aromatiche miste (salvia, rosmarino, prezzemolo, maggiorana)
Olio EVO
Sale e pepe

PREPARAZIONE
Cuocete la pasta in acqua bollente salata solo per 7-8 minuti. Il tempo di cottura sulla confezione è in genere 11 minuti. Non rispettatelo.
A parte preparate un olio profumato scaldandolo per un minuto in padella con un trito di erbe aromatiche.
Scolate la pasta e proseguite la cottura nell’olio su fuoco medio-basso aggiungendo pian piano l’acqua di cottura che avete tenuto da parte e il tonno ben scolato.
Solo alla fine aggiungete la scorza grattugiata di limone (solo la parte gialla) e servite co una spolverata di pepe.

Frisella

Non so come sia il tempo dalle vostre parti, ma qui inizia davvero a fare un bel caldo e io mangio già la frisella a pranzo come fosse pieno agosto!

Questa è una ricetta semplicissima che quasi mi vergogno a scrivere perché so che chi mi legge sa cucinare ben altro.
Mi è capitato a volte, però, che i miei ospiti mi chiedessero: “Ma la frisella si bagna?” “Ma i pomodori li condisci?”.
Insomma, se non siete soliti mangiare friselle tuta l’estate, come faccio io, forse qualche dubbio ce l’avete e allora ecco qui la mia ricetta.

Io le friselle le compro, sono sincera, ma ho letto la ricetta e non mi sembra tanto complessa quindi prima o poi proverò a farle anche in casa.
Mi piacciono sia quelle classiche che quelle integrali e quelle con il buco al centro sono le mie preferite, ma non disdegno nemmeno quelle a forma di sfilatino.

Vi consiglio di scegliere pomodori buoni, ecco perché dovreste farla solo in estate. In alternativa, optate per dei pomodorini datterini o accontentatevi di quello che trovate dal fruttivendolo, ma il risultato non sarà proprio lo stesso.
Basilico fresco o origano, o tutte e due, però, non devono mancare e nemmeno l’olio extravergine di oliva…ma che sia buono davvero.

Io vi do la ricetta più classica e semplice, solo con i pomodori, ma voi potete arricchirla anche con cetrioli e olive nere.

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INGREDIENTI della frisella

Friselle
Pomodori cuore di bue (o pomodorini)
Olio EVO
Sale
Origano e Basilico
Aglio
Acqua

PREPARAZIONE
Tagliate i pomodori a pezzi molto piccoli e tritate due spicchi di aglio al coltello.
Condite tutto con olio e sale.
In una scodella ampia versate dell’acqua e immergete velocemente le friselle. Basta davvero un secondo e l’acqua penetrerà all’interno rendendole morbide.
Sistematele su un vassoio e conditele con i pomodori.
Completate con un filo di olio EVO e tanto basilico o origano.

Ciocorì homemade

Che fare con il cioccolato avanzato dalle uova di Pasqua? Ciocorì homemade.

Questi dolcetti sono preparati con soli due ingredienti: riso soffiato e cioccolato.
Io ho utilizzato il cioccolato fondente, ma voi potete riciclare quello che avete in casa.

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Per renderli più golosi potete fare anche due strati. Uno di riso soffiato e cioccolato bianco e uno di riso soffiato e cioccolato al latte proprio come i veri Ciocorì.
Ve li ricordate? Che bontà. Io da piccola ne mangiavi in quantità.

Questi dolci si conservano a lungo in una scatola di latta e in un posto abbastanza fresco. Non dovete per forza tenerli in frigo. Basta una dispensa.

Sono un regalo molto carino anche da portare a casa di amici o da dare ai bambini alle feste di compleanno. Metteteli in sacchetti di plastica trasparente e confezionateli con dei nastrini colorati.

La ricetta è facile da morire.
Ecco il video.

INGREDIENTI dei ciocorì homemade

150 gr di riso soffiato
300 gr di cioccolato

PREPARAZIONE

Sciogliete il cioccolato a bagnomaria o nel microonde e una volta tiepido mescolatene una parte con il riso soffiato.
Versate il composto in una teglia rivestita con carta forno e coprite con il cioccolato avanzato.
Completate con della granella di pistacchi e lasciate raffreddare nel frigorifero per un’ora almeno.
Taliate a cubotti con un coltello seghettato.

Pastiera napoletana

A casa mia a Pasqua non manca quasi mai la Pastiera napoletana.

pastiera napoletana

Non fa parte della tradizione teramana, ma chi se ne importa?
La pastiera è uno dei dolci preferiti del mio papà e a me piace preparargliela quando ho tempo, anche fuori stagione e anche se non c’è niente da festeggiare.

È un dolce abbastanza facile, ma bisogna avere un po’ di tempo e pazienza per farlo bene.
Sono sincera, io compro il grano nei barattoli di vetro, già precotto e pronto per la pastiera. Se voi avete voglia, però, cucinatelo.

pastiera napoletana

A me piace con canditi di tutti i tipi, ma se non li amate non aggiungeteli e fate una crema solo con il grano e la ricotta. Oppure, sostituite i canditi con le gocce di cioccolato. La mangeranno anche i bambini in questo modo.
L’acqua di fiori di arancio, però, non può mancare. Attenzione a non esagerare perché ha un sapore e un profumo molto intensi che non piacciono a tutti. Qualche goccia è più che sufficiente!

Un consiglio: La pastiera napoletana va preparata con qualche giorno di anticipo. Per intenderci, più passa il tempo più e buona. Quindi organizzatevi!

Buona Pasqua!

pastiera napoletana

 

INGREDIENTI della Pastiera napoletana

Per la pasta:
500 gr di farina 00
250 gr di zucchero
3 uova
mezzo cucchiaio di burro

Per la crema:
500 gr di grano precotto
500 gr di zucchero
500 gr di ricotta di pecora
500 ml di latte
una noce di burro
7 uova
qualche goccia di acqua di fiori d’arancio
la scorza di mezzo limone non trattato
frutta candita mista
cannella qb
un pizzico di sale

PREPARAZIONE

1. Preparate la frolla mescolando con le mani tutti gli ingredienti e formando un impasto liscio e omogeneo.
Lasciatelo riposare in frigorifero avvolto nella pellicola trasparente.

2. Versate in una pentola il latte e lo zucchero e quando è tiepido aggiungete il grano.
Cuocete per circa un’ora e mezza a fuoco bassissimo mescolando per ottenere una crema densa.
Quasi alla fine aggiungete il burro, un pizzico di sale, un pizzico di cannella e la scorza grattugiata di mezzo limone.
Una volta raffreddato, unite le uova sbattute, la ricotta (setacciata) e i fiori d’arancio e mescolate finché il composto non risulta compatto.

3. Dividete la pasta in due parti e stendetele con il mattarello.
Rivestite con una parte una tortiera da circa 23 cm di diametro (o uno stampo da pastiera) ben imburrata e infarinata.
Con la restante pasta tagliate delle strisce abbastanza larghe e sistematele sopra la crema disegnando delle losanghe.
Sistemate i bordi della pastiera e spennellate la superficie con un uovo sbattuto nel latte.
Cuocete a 190° per 60 minuti circa.