Ho fatto questi biscottini in una giornata caldissima e ho avuto il coraggio di accendere il forno.
Ho fatto questi biscottini in una giornata caldissima e ho avuto il coraggio di accendere il forno.
La prima volta che ho provato il Danubio ero a Napoli per lavoro (piccola parentesi…W Mtv e W TRL!)
Io non so se domani saranno diventati delle pietre. Posso solo dirvi con certezza che ho appena sformato i muffin più soffici che io abbia mai assaggiato fino ad ora.
15 giugno in casa con le finestre chiuse perché ci sono circa 15 gradi e fuori una pioggia torrenziale.
Buon pomeriggio a tutti!
Ho una bellissima notizia da darvi.
Finalmente sono online su Deabyday le mie video-ricette dedicate ai bambini.
Le trovare su Deabyday.
Spero vi piacciano e soprattutto spero di fare felici i vostri piccoli con qualche idea golosa e sana per la merenda o la colazione.
Mi trovate nella sezione genitori e bambini tra gli esperti. Seguitemi se vi va!
Intanto ecco qui lo smoothie all’avocado.
Vi svelo un segreto: i ragazzi della redazione di Deabyday si sono innamorati di questa ricetta e hanno fatto a gara per infilare la cannuccia nel vasetto!
Anche a me piace davvero tanto. È una merenda super energetica e freschissima. Da provare subito!
Ringrazio tutta la produzione video ed editoriale di Deabyaday e in particolare Cristiana (il boss dei boss), Valentina (la regista), Alessandra (autrice), Maurizio (camera e Dio delle macro!), Silvia (organizzatrice e coordinatrice) e Claudio (foto e aiuto-regia).
Grazie a Jessica, maga del trucco e parrucco in condizioni estreme!
E un grazie super speciale alla mia amica Silvietta, che ha fortemente creduto in me, che coordina un team di persone davvero in gamba …e che presto diventerà mamma e cucinerà tante cose buone!
E ora non vi resta che guardare, condividere e cucinare!!
Per la frolla
31 maggio 2008.
Noi due |
Difficile scegliere gli accessori quando si fanno le foto dei piatti! |
Io alle finestre non ho tende, ma carta forno… |
Se festeggio giuro che lo metto! |
Lo so, non è un dolce tipicamente estivo, ma io vi scrivo comunque la ricetta perché ho fatto questa crostata qualche giorno fa e me ne sono innamorata.
Dopo gli shirataki, passiamo a qualcosa di decisamente più impegnativo quanto a calorie, ma chi se ne importa. Ogni tanto lo strappo alla regola si può e si deve fare!
Io ho trovato ricette diverse e con ingredienti diversi. C’è chi mette le nocciole e chi le mandorle, chi la confettura di un tipo piuttosto che dell’altro, chi mette un’ostia sulla base della crostata.
Vi dico la verità, io ho messo quello che avevo ed era strabuona.
Fatela prima che sia troppo tardi, prima che il caldo diventi insopportabile e che il forno diventi il vostro nemico n.1…mi sa che è già troppo tardi. Nel caso, segnatevi la ricetta per il futuro!
350 grammi di farina 00
1 cucchiaino di lievito per dolci
150 grammi di zucchero a velo
120 grammi di mandorle pelate (alcuni preferiscono le nocciole)
200 grammi di burro
1 uovo e 1 tuorlo
cannella in polvere qb
1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia
1 limone
250 grammi di confettura di lamponi o ribes
Chiodi di garofano (facoltativi perché a me non piacciono)
1 tazzina di latte e 1 uovo per decorare
PROCEDIMENTO
Tostare le mandorle e tritarle finemente fino a ridurle in polvere.
Impastare la farina, con le mandorle, lo zucchero, il lievito setacciato, la scorza grattugiata del limone, il burro morbido, le uova, la vaniglia e la cannella (e 2 chiodi di garofano tritati).
Formare un panetto liscio ed omogeneo e riporlo in frigo per circa 30 minuti.
Trascorso questo tempo, stendere 2/3 della pasta con un mattarello su una spianatoia infarinata e trasferire la base in una tortiera a cerniera ben imburrata e infarinata.
Bucherellare la base con una forchetta e riempirla con delle confettura di ribes o lamponi.
Realizzare con la restante pasta una frigia di copertura ritagliando delle listarelle dello stesso spessore.
Spennellare la superficie con un uovo sbattuto nel latte e infornare a 170° per 50 minuti.
Ho fatto una scoperta che mi piace un sacco.
Io ve lo dico.
Ho scritto un nuovo post per le Funky Mamas, sempre per la mia rubrica dedicata alle panzute!
E sì perché anche le donne incinte devono preoccuparsi di come vestirsi per essere bellissime e alla moda…e io vi dico la mia!
No vabè, l’abito che vi propongo oggi è stupendo e non potete non averlo.
Un pezzo solo che si trasforma in lungo, corto, con o senza maniche.
Io lo amo alla follia ed è piaciuto tanto anche a Justine che come sempre è meravigliosa qualunque cosa si metta addosso!
Grazie anche a Camilla di Zelda was a writer per le immagini meravigliose.
A presto, con il prossimo appuntamento funky!
O meglio, lievita, ma una volta che è già nel forno.
Succede che Gn-ometto mi chiede se ho comprato la pizza per cena.
Me lo chiede con così tanta convinzione che non riesco a dirgli di no.
Il problema è che sono le 19 e fuori piove…e tanto…e sono sola con lui in casa.
Lui insiste. “È pronta, mamma?”
Io mento. “Certo amore. Un attimo ancora. La sto preparando”.
Ricordo che una volta ho fatto dei panini con il lievito per dolci e li ho cotti sulla piastra.
Erano strabuoni.
Ok, provo a fare la pizza così…con il lievito per torte salate.
Risultato:
Gn-ometto felicissimo!
Marito felicissimo!
Io mi sto ancora dando le pacche sulle spalle e mi bacio le mani per questa grande scoperta che ha cambiato per sempre la mia vita!
Io vi dico come ho fatto l’impasto. Voi conditela come vi pare!
350 gr di farina 00
100 gr di farina di farro
1 bustina di lievito per torte salate
un pizzico di sale
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
acqua qb (direi un bicchiere)
PROCEDIMENTO
Mescolare gli ingredienti secchi e aggiungere l’olio e l’acqua (poco alla volta), fino a raggiungere una consistenza morbida ed elastica da lavorare con le mani senza troppe difficoltà.
Stendere l’impasto su una teglia rivestita con carta forno con le mani unte di olio.
Date alla pizza la forma che desiderate. Tonda. Rettangolare. Fate voi.
Condire con olio e sale e infornare nella parte bassa del forno per 10 minuti alla massima temperatura.
Trasferirla poi al centro del forno per altri 10 minuti dopo averla condita con passata di pomodoro e mozzarella.
Io ho scelto un condimento a crudo di bresaola e pomodorini.
Non spaventatevi per il nome né per l’aspetto.
Si tratta di una torta, ciambella nel mio caso, davvero buona e non troppo difficile da fare.
Di buono ha il sapore del limone e dei mirtilli e di bello la glassa bianca che rende questo dolce a mio parere molto elegante, nonché invitante.
Assolutamente da mettere in bella mostra!
Io ve lo dico, con questa ciambella fate un figurone di sicuro!
Io l’ho preparata per un festa di bambini ed è inutile dirvi che tante manine si sono sporcate di glassa di zucchero…
La ricetta è tratta da American Bakery di Laurel Evans perché quando provo ricette americane che non conosco so che con lei vado sul sicuro!
Laurel mi perdonerà per aver aggiunto i mirtilli e per aver trasformato il suo plumcake in ciambella???
Buona giornata a tutti!
300 gr di farina 00
1 cucchiaino di bicarbonato
un pizzico di sale
230 gr di burro morbido
200 gr di zucchero
4 uova
1 cestino di mirtilli freschi
1 limone
240 gr di zucchero a velo per la glassa
PROCEDIMENTO
Setacciare farina, bicarbonato e sale.
A parte lavorare il burro con lo zucchero con le fruste per cinque minuti circa.
Aggiungere le uova una alla volta e tra ò’una e l’altra montate per due minuti. Se avete una planetaria è più facile!
Aggiungere due cucchiai di succo di limone e la scorza grattugiata. Aggiungere i mirtilli leggermente infarinati.
Mescolare il composto cremoso a quello secco con la farina. L’impasto non deve essere perfettamente amalgamato.
Imburrare e infarinare uno stampo da ciambella e riempirlo con il composto.
Infornare a 165° per 70 minuti.
Se la superficie dovesse scurirsi troppo, copritela con della carta stagnola e continuate la cottura.
Preparare la glassa mescolando lo zucchero a velo con due tre cucchiai di succo di limone. La consistenza deve essere non troppo liquida, quindi aggiungete il limone poco alla volta.
Quando la ciambella sarà fredda, decoratela con la glassa.