Archivio dell'autore: Giorgia Di Sabatino

Frittata di finocchi

Questa ricetta è un vero salva-cena.
Io ho sempre i finocchi in casa perchè sono lo spezza-fame ideale, e anche le uova perchè una frittata non si nega mai a nessuno.
Al forno è più facile e non si rompe!

Perchè al forno

Un po’ perchè, come ho già detto, non si deve girare e quindi non si rischia di romperla, un po’ perchè si fa con meno olio e quindi è più leggera. Poi anche perchè si gonfia alla perfezione e a me piace da pazzi il risultato finale.
L’unico consiglio che vi do è di non esagerare con la cottura. Meglio morbidina e umida che non una suola di scarpa.

Ricetta della FRITTATA DI FINOCCHI

INGREDIENTI

1 finocchio grande
5 uova
3-4 cucchiai di pecorino grattugiato
Sale
Pepe
Olio evo

PREPARAZIONE

Tagliate finemente il finocchio e cuocetelo in padella con olio e sale finché non diventa un po’ morbido. Mantenete il fuoco medio-basso.
Lasciatelo raffreddare e intanto sbattete le uova con il sale, il pepe e il parmigiano.
Mescolate tutto e versate il composto in uno stampo antiaderente leggermente unto.
Spolverizzate la superficie con altro parmigiano e infornate per 20 minuti circa in forno statico a 200°.

Ingrediente jolly

Secondo me se mettete il pecorino al posto del parmigiano non sbagliate nulla.

Il consiglio in più

Se non avete una teglia antiaderente usate la carta forno, però poi se si attacca un po’ non date la colpa a me.

Pasta con il cavolfiore – TRE ingredienti

Approdo anche su TikTok con una rubrica che manca su questi schermi da molto tempo e preparo una pasta deliziosa con i cavolfiori.
Uh che emozione!

‘Che ci vuole?’

Concludevo sempre così le mie video ricette facili e con pochi ingredienti.
Qualcuno se lo ricorderà.
Bene, torno a proporre questo format veloce e divertente che amavo molto e spero piacerà anche a chi ancora non lo conosce.

Tre ingredienti

In realtà ne conterete sempre qualcuno in più perchè per me sale, olio, zucchero e anche alcune erbe aromatiche sono già presenti in tutte le case, quindi sono fuori conteggio.
Me lo concedete?

Ricetta della pasta con i cavolfiori

INGREDIENTI

250 g di pasta tipo tagliolini o maltagliati (non all’uovo)
300 g di cavolfiore crudo
1 spicchio di aglio
olio evo e sale

PREPARAZIONE

Tritate al coltello il cavolfiore e sbollentatelo per 10 minuti in acqua salata.
Scolatelo, lasciando solo qualche pezzettino ancora nella pentola, e cuocetelo in padella con l’olio e l’aglio, aggiungendo poca acqua di cottura e schiacciandolo un po’ con la forchetta.
Salate a piacere.
Nella stessa acqua in cui avete cotto il cavolfiore buttate la pasta e lasciatela andare per il tempo indicato dalla confezione.
Scolatela e versatela nella padella con il cavolfiore, eliminando l’aglio.
Amalgamate tutto aggiungendo se necessario poca acqua di cottura.
Potete aggiungere il pepe o il peperoncino se volete e del prezzemolo tritato.
Questa pasta è buonissima sia così, sia condita con il parmigiano, sia con con il pangrattato tostato in padella, alla maniera siciliana.

Torta mandorle e cacao e come fare una torta con quello che si ha

Questa torta alle mandorle e cacao è in realtà una rivisitazione della torta Luca che tanto vi è piaciuta in questi mesi e che continuate a sfornare.
Così come la torta Luca anche questa torta è nata per caso e vi spiego come.

Fatto a caso da me

Quando ho voglia di preparare una torta, che sia ciambella o plumcake o muffin, comunque un dolce morbido da colazione, metto insieme le cose che ho e improvviso.
Parto dalla quantità di ingredienti secchi per poi aggiungere quelli liquidi.
– Gli ingredienti secchi sono sempre farina 0 o 00 alla base e poi aggiungo se voglio cacao amaro, oppure farina integrale o farina di cocco, mandorle, nocciole, pistacchi, riso, kamut, avena.
– Per la versione gluten free semplicemente al posto dell farina 0 mettete quella speciale senza glutine.
– Se ho le uova le inserisco, se no faccio senza, semplicemente utilizzando il latte e il succo di arancia o limone. A tal proposito, sappiate che questi succhi di agrumi mi servono sia per dare profumo, sia per la lievitazione, ma se volete potete non utilizzarli e aggiungere solo un po’ di latte in più.
– Latte che può essere quello che preferite. Il latte vaccino va sempre bene e se è intero e fresco ovviamente renderà l’impasto più compatto e saporito.
Va bene anche il latte vegetale e vi consiglio quello di mandorla, con o senza zucchero, quello di cocco, meglio se in lattina, e quello di riso per un risultato delicato e leggero.
– Lievito ovviamente sempre e comunque, oppure bicarbonato. Mi regolo in base alla quantità di farina però per circa 350-500 g di farina (o ingredienti secchi) metto una bustina di lievito.
– Olio di semi per “ammorbidire” o burro fuso, decidete voi. Io ne metto dai 50 agli 80 g a seconda della quantità di farina.

Tutorial: come inventare le torte

È molto semplice, ma voi pasticceri non leggete.
Parto dalla farina, o da un mix di farine tipo mandorle e 00, aggiungo anche il lievito, mezza bustina o una intera. Poi lentamente aggiungo del latte mescolato con una-due tazzine di olio di semi e, se le ho, metto due o tre uova a seconda della quantità di farine.
So che è un procedimento assolutamente campato per aria, ma funziona.
Come capisco se la consistenza è giusta o se devo aggiungere altro liquido?
Mescolando tutto con una frusta a mano dovete ad un certo punto iniziare a fare un pochino di fatica. Se il composto è troppo liquido non va bene.
A questa base potete poi aggiungere quello che volete: granella, gocce di cioccolato, spezie, vaniglia, scorza di limone, cacao (poco perchè andrebbe messo con le farine), uvetta, confettura a cucchiaiate o crema di nocciole.
Pronti ad improvvisare anche voi?

Torta mandorle e cacao

INGREDIENTI

350 g latte di mandorla Condorelli
100 g farina di mandorle o mandorle tritate finemente
300 g farina 00
120 g zucchero (anche meno)
70 g cacao amaro
1 bustina di lievito
50 g olio di semi
50 g succo di arancia o mandarino

Gocce di cioccolato (facoltative)

PREPARAZIONE

In un recipiente mettete farine, zucchero, lievito e cacao.
A parte mescolate olio, latte e succo di arancia spremuta.
Unite i due composti e se il risultato è troppo duro aggiungete latte, se troppo liquido aggiungete poca farina setacciata.
Arricchite tutto con gocce di cioccolato e versate in uno stampo da ciambella unto e infarinato.
Coprite con altre gocce di cioccolato e infornate a 170° in forno ventilato per 30 minuti

Il post definitivo sulla pizza fatta in casa

Scrivo a grande richiesta il post definitivo sulla pizza perchè qualche giorno fa grazie ai vostri consigli nelle instagram stories ho scoperto un sacco di trucchetti interessanti che voglio condividere.

Pizza per tutti!

La pizza. Tutti la facciamo in casa. Siamo italiani, ci mancherebbe!
Fateci caso, però, tutte le volte che si parla di pizza homemade c’è sempre qualcuno che ne sa più degli altri.
Ecco perchè l’altro giorno ho chiesto a tutti voi consigli per la pizza perfetta e ho ricevuto talmente tante risposte che mi sembrava doveroso condividerle.
Premetto che in questo post troverete dritte per fare un’ottima pizza, con ingredienti facilmente reperibili e con procedimenti alla portata di tutti.
Queste indicazioni vanno bene per chi non sa mettere mano in cucina e per chi ama la pizza e già sa farla, ma vuole avere un parere in più.
Non vi giudicherò se comprerete il lievito in polvere o la farina del supermercato perchè lo faccio anche io.
Se però siete in grado di selezionare le materie prime migliori, le farine del mulino a km zero, curate il lievito madre come un figlio e conoscete tutte le diverse piegature (ammesso che si chiamino così!) che permettono all’impasto di lievitare a dovere facendo tante belle bolle, avete tutta la mia ammirazione, ma siete già al livello PRO e questo post non vi servirà a nulla.
Per tutti gli altri, se volete preparare una buona pizza fatta in casa senza troppi sbattimenti, siete nel posto giusto!

Ricetta per la base della pizza

Direi di partire dalle basi e quindi dalla ricetta per l’impasto della pizza, ma qui ve lo dico già, si aprirà un mondo.
In tantissimi mi avete scritto di provare la ricetta di Bonci perchè è la migliore, ma io non l’ho ancora mai fatta. Mea culpa!
La conosco bene e l’ho anche annotata nel mio quaderno ormai anni fa quando seguivo lui alla Prova del cuoco, ma si tratta di un impasto che richiede poco lievito, ma molte molte ore di lievitazione e io in genere decido di preparare la pizza nel pomeriggio per la sera e quindi non ho mai abbastanza tempo.
Posso però dirvi che la mia ricetta funziona benissimo, è molto semplice ed è pronta in tre ore.
È la tipica pizza fatta in casa, non una pizza da pizzeria né una pizza al taglio…è esattamente la pizza che la mamma prepara il sabato sera insieme alle patatine fritte!

INGREDIENTI
330 gr di acqua
20 gr di olio extravergine di oliva
10 gr di zucchero
15 gr di lievito di birra fresco
600 gr di farina 0 (oppure 200 di manitoba e 400 di 0)
10 gr di sale

Per prima cosa sciogliete il lievito nell’acqua e poi mescolatelo con la farina, l’olio e lo zucchero. Solo alla fine aggiungete il sale.
Io a volte sostituisco l’acqua con il latte soprattutto quando utilizzo questo impasto base per fare le frittelle.
Lavorate l’impasto con le mani all’interno di un grande recipiente oppure con una planetaria finché tutti gli ingredienti saranno ben amalgamati.
Poi formate una palla liscia e uniforme e lasciatela riposare in un recipiente leggermente unto coperta con la pellicola.
Io lascio tutto nel forno spento per circa tre-4 ore.

Come lavorare l’impasto lievitato

Dopo la lievitazione che si fa?
Questo era il mio dubbio l’altro giorno, ma per fortuna voi mi avete aiutata con i vostri consigli.
Vi ho chiesto: matterello o mani?
Il 70% di voi ha detto mani, il resto mattarello. Qualche napoletana è svenuta solo alla mia domanda dicendomi che il mattarello è eresia!
Vi dico la mia. Io divido l’impasto in tante parti quante saranno le teglie da riempire. In genere riesco a farne 4 di media grandezza e sottili o due medie, ma alte e soffici.
Stendo le diverse parti con le mani leggermente unte e copro la base delle teglie cercando di allargare l’impasto il più possibile se voglio una pizza croccante. Poi copro tutto con dei canovacci e lascio lievitare per un’altra ora. Prima di aggiungere il pomodoro e di cuocere la pizza in forno, la stendo di nuovo con i polpastrelli per allargarla ancora un po’. Dopo la seconda lievitazione sarà molto facile da lavorare.
Ho però provato anche a stenderla la prima volta con il mattarello e devo dire che il risultato non è stato malvagio e ho impiegato meno tempo.
Dopo la seconda lievitazione in teglia, però, usate solo i polpastrelli.

La cottura

Una volta pronta la base, stesa e lievitata una seconda volta sulla teglia, la condisco con il pomodoro o semplicemente con l’olio se voglio una pizza bianca e la cuocio a 250° (la massima temperatura del mio forno) in forno statico nella parte più bassa, proprio alla base del forno. Dopo circa 15 minuti controllate se la base della pizza è cotta e in tal caso tiratela fuori dal forno, conditela con la mozzarella e gli altri ingredienti e lasciatela cuocere ancora per 15 minuti questa volta nella parte centrale del forno.
La prima cottura nella parte bassa del forno è la più importante. Assicuratevi che sia fatta bene altrimenti la pizza resterà troppo morbida.
Se avete un forno a legna o forni professionali non so aiutarvi. Vi dico solo: beati voi!

Le teglie

Qualcuno mi ha detto che le teglie di alluminio usa e getta sono al morte perchè rendono la base della pizza umida e gommosa.
Lo confermo! Se potete utilizzate sempre teglie da forno specifiche per pizza o la teglia che c’è in dotazione proprio con il forno che è grande, bassa e rettangolare.
Ungete bene la base per evitare che l’impasto si attacchi, e otterrete una pizza croccantissima e ben cotta.

I condimenti

Pomodoro si, ma quale?
Anche qui ce ne sarebbe da dire.
Io utilizzo la passata classica, ma per esempio mia madre invece prepara proprio il sugo. Dipende un po’ dal gusto in effetti. Se volete dare proprio un sapore di casa alla vostra pizza allora preparate un sughetto di pomodoro semplice veloce, altrimenti scegliete una buona passata. Anche in questo caso non vi giudicherò se non farete la passata in casa il 15 di agosto.

Mozzarella
Che dire? Ovvio che la mozzarella deve essere di ottima qualità, ma sapete meglio di me che le mozzarelle buone sono ricche di acqua.
Non vi dico di comprare la mozzarella per pizza che è un cartone e non sa di nulla. In questo caso vi giudicherò!!!
Piuttosto scegliete quella che più vi piace, ma lasciatela sgocciolare per bene prima di metterla sulla pizza.

Pizza bianca
Non amate il pomodoro sulla pizza?
Potete sbizzarrirvi in tanti modi. Potete per esempio cuocere la base in purezza solo con l’olio e poi aggiungere patate affettate sottilmente, rosmarino e mozzarella a metà cottura. Oppure potete fare una pizza completamente bianca e condirla a freddo con pomodoro, prosciutto e mozzarella. Insomma, ricordate semplicemente di cuocere per bene la base e poi lavorate di fantasia.

Il mio segreto
Ho scoperto che la pizza riscaldata è anche più buona di quella appena sfornata.
Allora, questo è il mio trucchetto: se ho tanti ospiti a cena non passo la serata a infornare e sfornare pizze, ma le preparo prima e le riscaldo al momento…in padella. Si avete capito bene, in padella.
Vi consiglio di cuocere le pizze in teglie rotonde e poi di riscaldarle in una padella dello stesso diametro.
Basta tenere il fuoco a media altezza e il coperchio sulla padella e in 5 minuti otterrete la pizza più buona del mondo, croccante come quella al taglio della pizzeria.
Provate e mi ringrazierete!
Vale anche per le pizze surgelate, perchè sì, Io la pizza cotta e avanzata la surgelo SEMPRE! Fatelo anche voi.

Pic: http://www.unsplash.com

Minestra di miglio e lenticchie rosse

Ho sempre comprato i legumi già cotti perchè, per quanto io ami cucinare, non ho molta pazienza.
I ceci secchi devono essere ammollati, i fagioli pure, alcune lenticchie pure, ma ho fatto un’attenta ricerca al supermercato e ho trovato anche alcune cosette interessanti senza ammollo che cuociono in 10-20 minuti.
Tipo le lenticchie rosse decorticate che ormai metto un po’ ovunque, per esempio nelle zuppe come questa.

No ammollo, si bagnetto

Le lenticchie, come tutti i legumi e anche i cereali, andrebbero lavate per eliminare eventuali residui.
Francamente il riso non lo lavo mai, ma il farro, il miglio, l’orzo, la quinoa (quanto odio lavare la quinoa) questi si e così anche i legumi secchi e pure in scatola già cotti.
Insomma lavate tutto e non sbagliate di sicuro.
Io li metto in un colino e poi li passo sotto un getto d’acqua fredda finché non rilasciano acqua limpida.

Ricetta della minestra di lenticchie rosse e miglio

INGREDIENTI

200 g di lenticchie
100 g di miglio
sedano, carota, cipolla tritati
olio evo
sale
pepe, curry, curcuma, paprika affumicata

Per il contorno di verdure: 300 g di zucca, 2 zucchine, mezza cipolla rossa, 5-6 pomodorini

PREPARAZIONE

Per prima cosa preparate un soffritto con sedano, carota e cipolla tritati e lasciatelo andare con un po’ di olio evo in una pentola alta.
Dopo qualche minuto aggiungete le lenticchie ben lavate e tostatele un attimo, sempre mescolando.
Versate tanta acqua calda da coprire almeno di due dita le lenticchie e lasciate cuocere per 15 minuti a fuoco basso.
Aggiungete poi il miglio ben sciacquato e cuocete fino a completo assorbimento dei liquidi.
Se il liquido dovesse risultare poco per la cottutra del miglio, aggiungete un mestolo di acqua bollente.
Quasi a fine cottura salate e aggiungete tutte le spezie.
A parte cuocete in forno a 230° per 30 minuti zucca, zucchine, cipolla e pomodorini tagliati a pezzi più meno delle stese dimensioni, conditi con olio, sale e, anche in questo caso, spezie varie.
Servite la zuppa calda con sopra una cucchiaiata di verdure.

L’idea in più

Potete utilizzare al posto delle lenticchie rosse anche altri tipi di lenticchie considerando eventualmente la variazione nei tempi di cottura. 
Vale lo stesso per i cereali.

L’ingrediente jolly

Non so perchè ma, volendo arricchire questa minestra, a me vengono immediatamente in mente le castagne.
Quelle già cotte e confezionate vanno benone.
Aggiungetene un po’ quasi a fine cottura e un po’ sopra ogni porzione.

Torta salata chiocciola (con verze e ricotta)

Adoro le torte salate e questa a forma di chioccola è una ricetta che ho nella to do list da un sacco di tempo.
La trovo bella da vedere e anche molto insolita, non la solita torta rustica che ti aspetti, un po’ come la torta fiore. Ve la ricordate?
Facilissima da preparare, fa una gran scena e potete farcirla con quello che avete.

Verza d’inverno, melanzane d’estate

Come dicevo, la cosa bella di questa torta salata è che potete farla come volete e con gli ingredienti che preferite.
Io amo le verdure e quindi ho utilizzato le verze ripassate in padella, ma potete riempire ogni striscia di pasta con tutto quello che vi viene in mente.

Qualche idea per le vostre torte chiocciola:
zucca e gorgonzola
provola e salsiccia
friarielli e salsiccia
zucchine e ricotta
feta e spinaci
ricotta, canditi e gocce di cioccolato
Nutella e mascarpone
Crema pasticcera
Mele, uvetta, cannella e noci
Pere, cioccolato e noce moscata

Ricetta della torta salata chioccola

INGREDIENTI

1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare
300 g di verza cruda
250 g di ricotta
sale e pepe
olio evo
Aglio e peperoncino in polvere

Per spennellare:
Latte qb
Curcuma

PREPARAZIONE

Per prima cosa cuocete la verza direttamente da cruda in padella con olio e un po’ di acqua.
Io metto anche uno o due spicchi di aglio.
Coprite e lasciate andare a fuoco basso finché le foglie non saranno diventate morbide. Se necessario aggiungete altra acqua.
Aggiungete sale e pepe e, se vi piace, anche un mix di aglio e peperoncino e lasciate raffreddare. Le verdure non devono risultare troppo umide, quindi nel caso scolate il liquido in eccesso.
Mescolatele con la ricotta e aggiungete ancora un pizzico di sale.
Ritagliate la pasta sfoglia in 4 striscioline e farcitele richiudendole poi come dei serpentelli.
Su un foglio di carta forno arrotolate su sé stessa la prima striscia ripiena a forma di chiocciola e poi le altre tre a seguire attaccandole una alla volta alla coda della precedente.
Potete diporre la torta in uno stampo rotondo oppure adagiarla con la carta forno su una placca rettangolare tanto la sua forma è già quella che vedete e non crescerà.
Spennellate la superficie con latte e curcuma per dare un po’ di colore e profumo e cuocete in forno statico a 180° per 35-40 minuti.

Mele cotte al microonde

Il primo dolce del 2021 non poteva che essere a base di mele!
La mela cotta non è roba da anziani, anzi…
Io la preparo spessissimo quando ho voglia di un dolce non troppo peccaminoso, anche se quella che vi propongo oggi è a tutti gli effetti un dessert con i fiocchi: ricco, dolce, profumato e confortevole.

Ricette delle mele cotte al microonde

INGREDIENTI

4 mele golden
1 cucchiaio di miele
1 cucchiaio di cannella
una manciata di uvetta
Una manciata di granella di nocciole
8-10 amaretti
2 arance

PREPARAZIONE

Per prima cosa eliminate il torsolo dalle mele con l’apposito attrezzo.
Sistematele in una pirofila per microonde e riempitele al centro con l’uvetta, gli amaretti sbriciolati (circa due in ogni mela) e la granella di nocciole.
Bagnate le mele con il succo di due arance e poi conditele con un cucchiaio di miele liquido e una spolverata di cannella.
Coprite la pirofila con la pellicola trasparente e bucherellatela con una forchetta.
Cuocetele in microonde alla massima temperatura (800 W nel mio caso) per 7-8 minuti.
Se non sono abbastanza morbide lasciatele cuocere ancora un paio di minuti.
Lasciatele per qualche minuto nel microonde spento e poi servitele con il loro sughetto.

Se non avete il microonde utilizzate il forno.
Ovviamente non sarà necessario utilizzare la pellicola e i tempi di cottura saranno un po’ più lunghi, ma il risultato praticamente identico.
Vi suggerisco forno statico a 200° per circa 25 minuti, ma dipende molto da quello che volete ottenere. A me piacciono morbide fuori, ma compatte all’interno.

Panna, crema o gelato?

Sono già buonissime così, da servire rigorosamente tiepide.
Potete anche conservarle in frigorifero e poi riscaldarle in microonde prima di servirle.
La morte loro secondo me è la crema pasticcera, ma anche il gelato alla panna o allo zabaione.
La panna montata ovviamente va bene sempre e comunque, ma dico io, se proprio volete coccolarvi fatelo per bene!

Completi carini per allenarsi in casa

Io ero quella che per allenarsi indossava solo tute larghe, spesso bucate, e magliette imbarazzanti conservate dalle scuole medie nel ripiano adibito alle “cose che metto solo in palestra o per dormire”. Poi ho iniziato ad allenarmi in casa e ho scoperto che esistono completini meravigliosi per sentirsi Jane Fonda in 3-2-1!
Questo post è una raccolta di consigli semi-seri di una che ha sempre odiato l’abbigliamento da fighe del fitness e che adesso si sente una di loro.

Mettiamola così, già è molto dura decidere di allenarsi in casa con costanza, quindi io penso sempre che devi darti un obiettivo e motivarti un po’.
L’obiettivo per me è stare bene perchè fare movimento mi attiva il cervello e mi fa mantenere alto l’umore, oltre a regolarizzare un sacco di questioni all’interno del mio organismo, ma non starei qui a dilungarmi.
Ovviamente un allenamento costante porta anche a dei risultati e questi risultati devono essere celebrati. Io lo faccio comprando completini nuovi che mi fanno sentire un po’ carina e anche un po’ professionale e dato che sono rimasta un po’ negli anni 90, alterno leggings e toppini a calzamaglia e body che francamente trovo una soluzione molto molto comoda. Provate!

Posso assicurarvi che, così come mi diverto a scegliere gli outfit per uscire, impazzisco di gioia quando devo mettermi questi set colorati e anche molto femminili per sudare un po’.
Di recente ho preso anche gli scaldamuscoli perchè davvero sento scorrere dentro di me il sangue di una ballerina mancata, ma questa è un’altra storia!
Passiamo ora al nocciolo della questione.

Dove compro i miei completini fitness?

Marnie Alton, la mia trainer americana del cuore, è di grande ispirazione per me come sapete e lei veste spesso Spiritual Gangster.
Adoro il suo stile e adoro questo brand anche per le proposte super colorate che ha.
Prezzi alti, ma approfittate degli sconti!

Spiritual gangster

Quando voglio proprio farmi un bel regalo scelgo Lululemon
Ho scoperto questo brand tramite la mia amica Lucia (@lazit) e non appena ho avuto occasione di provarlo me ne sono innamorata.
Costa un po’, ma vi assicuro che vale tutti i soldi spesi!
Io consiglio tutta la sezione yoga se come me amate stare comode e guardate bene le taglie che sono taglie americane. Io che sono una S ho la 6, a volte la 4.

Lululemon

Lululemon

Poi c’è Oysho con prezzi decisamente più abbordabili e proposte molto carine.
Anche in questo caso consiglio sempre tessuti morbidi rispetto a quelli tecnici a compressione che modellano, ma stringono anche tanto.

Oysho

Oysho

Su Amazon c’è il marchio Aurique che ha cose carine a poco prezzo e quindi se volete togliervi lo sfizio è l’ideale.
L’unico rischio è che i tessuti con il tempo e dopo un bel po’ di lavaggi cedano un po’, ma francamente credo che questo valga un po’ per tutti i brand.

Amazon – Aurique

Atma yoga ha delle cose molto belle realizzate con tessuti riciclati, quindi prezzi medio-alti perchè la qualità e la sostenibilità si pagano.
Non ho ancora avuto modo di provare nulla, ma ho messo già in wish list.

Atma yoga

Sempre in tema di sostenibilità non possiamo dimenticare Licia Florio.
Io ho questo completino che vedete in foto e lo amo molto per la particolarità del top con lo scollo quasi a girocollo. Tessuto leggero, leggermente lucido e non eccessivamente elasticizzato.
Licia Florio ha anche una linea di smalti super carini e con colori nude e pastello da impazzire.

Licia Florio

Concludiamo con il balletto.
Se ai top a tutto addome preferite dei comodi e pratici body da danza, Capezio ha quello che fa per voi, oltre a scarpette, punte, tutù e calze rosa.
Ioho preso tre body per il momento e vi suggerisco di prendere una taglia in più della vostra perchè sono piccini.

Capezio

Ancora danza con Studio danza.
Ovviamente vi consiglio i body e i leggings per allenarvi da persone normali, ma secondo voi io non acquisterò un tutù prima o poi nella vita? Ne ho visto uno da Lago dei cigni che non vi dico.

Studio danza

Porridge dolce alla zucca

Pazza per il porridge, non potevo non provare questa ricetta con la zucca.

Due parole sull’avena

Per un risultato straordinario io consiglio di scegliere l’avena baby o la crusca d’avena.
Se non le trovate tritate grossolanamente i fiocchi di avena.
La farina di avena, invece, non va bene!
30-40 g è una porzione media a persona.

Due parole sulla zucca

La zucca migliore secondo me è la Delica.
Sa di castagna, non è troppo umida e va bene per fare qualunque cosa.
Io ne compro sempre una intera, la cuocio tutta con la buccia a 200° per un’ora e poi la spello, elimino i semi e conservo la polpa anche per 4 giorni per utilizzare in tante ricette.
Potreste provare la mia ciambella alla zucca per esempio.

La ricette del porridge alla zucca

INGREDIENTI

1-2 cucchiai di polpa di zucca cotta al forno
40 g di fiocchi di avena
80-90 g di acqua o latte
cannella a volontà

Per guarnire: mandorle a lamelle e uvetta

PREPARAZIONE

In un pentolino cuocete l’avena con il latte (o acqua) e la cannella.
Una volta ottenuta una crema, aggiungete la polpa di zucca ben schiacciata e mescolate tutto.
Versate in una bowl e decorate con le mandorle e con quello che preferite.
Potete aggiungere lo sciroppo d’acero, il miele, il burro di arachide, frutta secca o candita e cioccolato. Scatenate la vostra fantasia!
Il porridge va mangiato caldo.

 

Io mi alleno con Marnie

Da qualche mese vi parlo dei miei allenamenti praticamente quotidiani con Marnie Alton, ed è giunto il momento di scrivere un post!

Chi è Marnie

Marnie è una ballerina che ha inventato un metodo tutto suo di workout che riprende il già noto Barre, cioè l’allenamento che si fa alla sbarra e che ormai sta spopolando anche in Italia.
Canadese, età indefinita, super bella, ovviamente super fisicata, simpaticissima, sempre sorridente e solare. Adorabile, in un unico aggettivo.
È la trainer di molte celebrities tra cui Drew Barrymore, che è anche una delle attrici che amo di più, e vive e lavora a Los Angeles dove ha aperto un centro tutto suo che si chiama M/Body.

Marnie alton

Come ho scoperto Marnie

Durante il lockdown non ho mai smesso di allenarmi e lo facevo su Youtube, in particolare sul canale Popsugar che è forse il più ricco di contenuti per quando riguarda l’allenamento.
Mi sono imbattuta in due video di Marnie Alton e sono impazzita.
Pur trattandosi di un allenamento faticosissimo, soprattutto a livello di gambe, addome e glutei, io mi sentivo ogni giorno sempre super elettrizzata a fine lezione e pronta addirittura a farne un’altra.
Ho capito subito che il metodo Marnie mi avrebbe cambiato le giornate e la vita.
Non appena ho scoperto dell’esistenza dei corsi online mi sono iscritta.

Perchè Marnie

Come ho già detto, Marnie sorride sempre, ride, scherza, balla, si diverte e fa divertire.
Marnie incoraggia, spiega gli esercizi e propone tutte le modifiche possibili per chi vuole lavorare senza caricare troppo, per chi è in gravidanza, per chi ha problemi al collo o alle ginocchia o altrove. È molto attenta e scrupolosa e non ti mette l’ansia di fare come accade in molti allenamenti, soprattutto funzionali, che ho provato.
Lei dice “Questo è l’esercizio e questa la variante. Non c’è una cosa più giusta dell’altra da fare. Fai quello che va meglio per te!”
Ci sono giorni in cui mi sento una macchina da guerra e scelgo la versione più difficile, altri come il primo giorno di ciclo, in cui mi sento un catorcio per cui la “modification” è la mia salvezza.

Marnie Alton

La musica di Marnie

Altra cosa che mi piace delle lezioni di Marnie è la scelta musicale.
In genere lei lancia dei sondaggi sulla sua pagina IG per decidere insieme alle follower che tipo di musica inserire nelle lezioni.
Molto spesso ci sono pezzi degli anni 80-90, ma anche del rap, del rock, pop, un po’ di tutto, ma si nota una grande ricerca anche per trovare il pezzo giusto sul ritmo della lezione.
Vi dico solo che una delle ultime lezioni parte con Flashdance!

Come si svolge una lezione

Ci sono lezioni da 20-30-45-60 minuti e lezioni live trasmesse da Los Angeles in streaming sul sito. Ci sono anche delle lezioni di sola meditazione o stretching da 10 minuti.
Quelle brevi sono in genere dedicate ad un una fascia muscolare, ma ci sono anche lezioni da 30 minuti total body.
In tutte le lezioni c’è una parte di stretching iniziale molto simile a quello delle ballerine di danza classica, una parte aerobica in cui si suda molto e una parte di tonificazione molto intensa, con e senza sbarra.
Come dicevo, per quasi tutti gli esercizi c’è la variante, quindi seppure la parte aerobica prevede salti, Marnie suggerisce l’alternativa senza per chi non può lavorare troppo sulle ginocchia.
La lezione si conclude con uno stretching molto intenso e con una sorta di meditazione di pochi minuti che ti rimette in pace con il mondo.
Io dopo una lezione di Marnie non ho mai, ve lo giuro MAI, sentito dolore.

Attrezzature NON necessarie

Per alcuni mesi io mi sono allenata semplicemente con un tappetino, poi ho acquistato gli attrezzi che Marnie utilizza nei suoi video, che sono:
– due pesetti da 2 kg (il peso lo decidete voi!)
– una palla di spugna
La sbarra da ballo direi che non serve perchè basta una sedia d’appoggio, lo dice anche lei.
Dice anche che al posto della palla si può utilizzare un cuscino e al posto dei pesetti delle bottiglie di acqua. Insomma, potete allenarvi senza acquistare nulla.

Marnie Alton

Video-lezioni e challenge

I corsi online sono iniziati ad aprile più o meno e in questi mesi sono state lanciate due challenge.
In pratica Marnie ha sfidato le sue clienti a seguire un piano di allenamento quotidiano per un tot di giorni.
In questo momento è in atto una challenge di 60 giorni e io la sto seguendo giorno dopo giorno in base alle indicazioni che trovo sul calendario pubblicato da Marnie sui suoi canali IG.
Ci sono live class, che in genere qui in Italia sono alle 19 e quindi spesso riesco a seguirle in diretta. Se non riesco le recupero nei giorni successivi perchè restano salvate sul sito.
Poi ci sono lezioni da 20-30 o 45 minuti che vengono aggiornate continuamente e si aggiungono alle altre già presenti.
Se nella challenge Marnie propone una lezione da 45 minuti posso decidere io quale fare tra quelle in catalogo.
Io scelgo in base alla musica e …ai suoi outfit perchè sono scema!
TUTTE le lezioni, live e non, sono salvate sul sito e potete farle quando vi pare.

Outfit pazzeschi

Parlando di outfit, non posso che attenzionarvi sulla bellezza di tutti i toppini, bodini, calzamaglie, scaldamuscoli e chi più ne ha più ne metta di Marnie.
Io comprerei tutto, ma proprio tutto quello che vedo su di lei e mi sono anche documentata. Molti pezzi sono di Lulu Lemon e Spiritual Gangster.
Ovviamente potete mettervi anche la tuta bucata che conservate gelosamente nel cassetto dalle scuole medie, o la maglietta di Fido Dido (giuro che io in casa ne ho una), ma se indossate abbigliamento da balletto vi sentirete più nella parte.
Io ho comprato dei top. Mai successo prima!
Ci si allena a piedi nudi perchè molte posizioni sono sulle punte, ma se volete potete mettere dei calzini o scarpette da yoga.

Marnie Alton

Perchè vi consiglio Marnie

A me ha regalato un corpo più armonioso, forte, tonico e leggero, nonché una postura che non avevo mai avuto.
Trascorrendo ore e ore al computer stavo diventando gobba, ma allenandomi ogni giorno con le braccia tese come una ballerina di fila, la mia schiena ora è come nuova e riesco finalmente a stare dritta. Di conseguenza anche l’addome è più teso e insomma, fa un’altra figura!
E poi, non so come spiegarvelo, ma io con questo tipo di allenamento non mi annoio e non mi sento in ansia da prestazione.
Kayla, per fare un nome a caso, mi mette l’ansia. Marnie no.
Non ci sono campanelli che suonano alla fine degli esercizi, il conteggio è a 8 tempi oppure 4 set da 8 (che mi sembra un modo molto più delicato per non dire 32 che farebbe brutto!)
Tutto è studiato per far bene e far stare bene.

Il problema della lingua

Marnie è canadese e le lezioni sono tutte in inglese.
Devo dire un inglese molto comprensibile, ma se proprio non capite una parola allora forse non è quello che fa per voi.
In realtà basterebbe guardare e replicare, ma sono molto sincera nel dirvi che dovreste anche sapere cosa state facendo e perché.
Marnie spiega i movimenti corretti anche per evitare di farvi male e soprattutto le varianti e poi aggiunge la respirazione che è fondamentale.
Se il piede è a martello c’è un motivo e se invece è il momento di mettersi sulle punte pure, ma dovete capirlo!

Iscrizione ai corsi

L’abbonamento annuale al corso online costa 399 dollari.
Il mensile 39,99 dollari.
Una lezione privata con Marnie 500 dollari…vabe magari questa la evitiamo anche se sarebbe il mio sogno francamente!
Io pago mensilmente per ora.
Sul sito M/BODY trovate tutto.

Il mio consiglio

So che adesso andrete tutte ad iscrivervi al corso di Marnie, ma aspettate un attimo.
Prima di spendere 39 dollari al mese provate le lezioni gratuite su YouTube, nel canale Pop Sugar.
Fatele un po’ di volte e poi decidete.

Pollo indiano alle mele

Eccolo qua, il mio cavallo di battaglia!
Il pollo indiano, meglio noto come pollo al curry, che io preparo sempre con un ingrediente insolito (almeno per gli indiani) cioè le mele.

Il pollo che piace ai bambini

Questa ricetta piace sempre ai bambini, soprattutto a quelli particolarmente curiosi, perchè è un piatto insolito che arriva da molto molto lontano.
Il curry c’è e regala profumo e colore al sughetto, ma non ha un gusto troppo deciso e comunque potete dosarlo a piacere.
La cremina che si crea con lo yogurt è delicata e gustosa e sta bene in accompagnamento con il riso basmati che profuma di pop corn (ci avete mai fatto caso?).
E le mele? Praticamente è come se non ci fossero, ma ci sono e fanno la differenza!

Ricetta del Pollo indiano alle mele

INGREDIENTI

6 fette di pollo
1 mela golden
Una noce di burro
un cucchiaio di curry
olio extravergine di oliva qb
farina 00 qb
125 g di yogurt bianco intero
latte qb
sale
200 g di Riso basmati

PREPARAZIONE

Tagliate le fette di pollo a cubotti e poi passatele nella farina.
Rosolatele in una padella con olio e burro per 5 minuti e poi aggiungete lo yogurt diluito con poco latte.
Insaporite con abbondante (se volete) curry e un pizzico di sale e quasi a fine cottura aggiungete delle fette di mela molto sottili e lasciatele ammorbidire.
Servite il pollo con del riso basmati semplicemente bollito.
Se volete potete arricchirlo con uvetta ammollata in acqua e poi ben strizzata e dei pinoli tostati.

Post in collaborazione con Melinda 

Apple roll up

Se vi piacciono i french toast vi innamorerete di questa versione “arrotolata”.
Gli apple roll up sono la colazione che stavate cercando per i vostri bambini!

Arrotoliamo!

Cosa sono i roll up?  Dei rotolini, per dirla semplice.
Quelli che vi propongo oggi sono fatti con il pane in cassetta e sono farciti con la mousse di mela. Mantengono la forma perfetta perchè vengono passati nell’uovo sbattuto e poi cotti in padella con un po’ di burro, proprio come si fa con i french toast.

Perfetti per il brunch

Questi roll up sono un’idea molto carina da servire per il brunch insieme ai soliti pancakes e alle uova strapazzate con la pancetta.
A proposito di pancakes, avete provato la mia versione dorayaki, sempre con le mele?
Potete farcire i vostri roll up con la Mousse di mela Melinda del gusto che preferite, ma sono ottimi anche in versione salata, con prosciutto cotto e sottiletta nel mezzo.

Ricetta degli apple roll up

INGREDIENTI

4 fette di pancarrè senza crosta
1 mousse Mela-Mirtillo Melinda
1 uov0
1 cucchiai di zucchero
50 ml di latte
Mirtilli
Una noce di burro
Sciroppo d’acero

PREPARAZIONE

Stendete le fette di pancarrè con un mattarello e spalmate su ognuna un cucchiaino di mousse.
Arrotolatele e passatele nell’uovo sbattuto con lo zucchero e il latte.
Cuocete i roll up in una padella antiaderente con una noce di burro, girandoli per farli dorare bene.
Serviteli caldi con i mirtilli freschi e con lo sciroppo d’acero.

Post in collaborazione con Melinda