Che nome strano ho dato a questa ricetta, vero?
Vi spiego subito.
Chi vive nella mia città sa perfettamente cosa intendo per Virtù.
Non si tratta di pregi e talenti particolari, ma di una ricetta tipica della mia città.
Qui a Teramo solo in un giorno dell’anno, il primo maggio, si prepara questo piatto che è un incrocio tra un minestrone, una zuppa di legumi e una pasta e fagioli…una goduria unica.
Si chiama Virtù perchè secondo la tradizione le donne di un tempo in primavera ripulivano la dispensa da tutti gli avanzi dell’inverno e ne facevano un piatto completo…e complesso.
17 verdure, di cui alcune selvatiche e a me sconosciute, cotte separatamente e solo alla fine riunite, insieme a diversi tagli di pasta all’uovo e legumi.
Si tratta di una ricetta lunga e difficile in cui non mi sono mai cimentata. Ogni anno, come fanno tutti, mi presento a casa di chi la fa (poche famiglie e qualche ristorante, e solo nella città di Teramo) con una bella pentola e prendo la mia porzione. Un rito strano per chi non lo conosce, ma molto molto divertente!
La cosa più bella è prenderne un po’ qui e un po’ lì da chi le ha fatte e le regala e poi decidere qual è la Virtù più buona!
Tutto questo per presentare il mio ciambellone, realizzato con tutti gli avanzi della mia cucina.
Odio avere confezioni mezze vuote di farina e frutta secca e prodotti in scadenza nel frigorifero.
Ecco perchè una volta al mese, e non solo il 1° maggio, faccio un riepilogo di quello che ho e di quello che deve sparire e mi invento qualcosa da mettere a tavola!
La Signora del Riciclo esiste per un motivo!
Comunque non sempre mi vengono in mente piatti fantastici e ogni tanto costringo mio marito a mangiare delle cose improvvisate e irripetibili perchè senza sapore e senza forma.
Vi assicuro, però, che questo dolcino qui è strabuono, anche se, sono sincera, ha un difetto.
Essendo un po’ friabile dovrete tagliare le fette pittosto grandi…e mangiarne un po’ di più.
Questi sono problemi seri, vero?
Provate a farlo e se avete una planetaria sarà ancora più facile. Questa è una di quelle ricette in cui potete buttare tutto dentro e montare con le fruste.
Che bello, quando mi invento delle ricette così golose e sane e con poca spesa mi sento una donna dalle mille VIRTU’…appunto!
Vado a mangiarmene una fettina con il caffè!
Ciao ciao
INGREDIENTI per il Ciambellone della Virtù
3 uova
300 gr di farina 00
50 gr di farina di cocco
50 gr di farina manitoba
250 ml di panna fresca
1/2 bicchiere di latte
1 bustina di lievito
1/2 bicchiere di olio di semi
1 mela golden
uvetta qb
1 bustina di vanillina
la scorza grattugiata di un limone
PROCEDIMENTO
Tritare finemente lo zucchero con la scorza di limone (oppure usate lo zucchero a velo).
Montare le uova con lo zucchero per qualche minuto e poi aggiungere a filo l’olio continuando a montare e infine la panna e il latte.
Aggiungere la farina 00, la manitoba e il lievito setacciati e mescolare ancora con le fruste.
Aggiungere la farina di cocco, la vanillina, l’uvetta e la mela sbucciata e tagliata a cubetti e mescolare ancora.
Riempire uno stampo da ciambellone precedentemente imburrato e infarinato e spolverizzare la superficie dell’impasto con un paio di cucchiai di zucchero.
Infornare a 170° per 40 minuti.
w l’uvetta! mi piacciono tutti i dolci che la contengono… e questo ciambellone virtuoso deve essere proprio una goduria, specialmente perchè la fetta va tagliata grossa 🙂
Che bontà!!!
adoro questo genere di dolci, morbidi, rassicuranti e sempre graditi a tutti….
Aaah, anche a me piace tantissimo creare ricette così, dal nulla! Aprire la dispensa, usare gli avanzi, creare accostamenti un po’ insoliti e vedere cosa ne viene fuori.. Mi piace l’attesa mentre il dolce cuoce nel forno e poi il momento dell’assaggio! Ovviamente, spesso il risultato non è dei migliori.. ehmm! Ma è divertente lo stesso!!:) Non conoscevo la storia della Virtù, ma questa ciambella sembra davvero ottima! E sia, ne prenderemo una fetta un po’ più grande… facciamo ‘sto sforzo!
Buona serata!:)
che sforzo, vero?
A questo punto devi venire a Teramo ad assaggiare le Virtù vere!
mai assaggiata quella minestra, dev’essere buonissima! brava che fai il riepilogo mensile e fai queste buone torte del riciclo, non come me, che ho appena dovuto buttare una busta da 250 gr di noci sgusciate (nn scadute ma diventate cattive)..
capita anche a me non ti preoccupare!